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DIALOGO ISLAMO-CRISTIANO AL LICEO “LOLLINO” INSIEME A “TIZIANO” E “GALILEI”

Si è svolto questa mattina nell’aula magna del Liceo Lollino Classico e Scientifico, l’evento organizzato in occasione della giornata del dialogo islamo-cristiano dalle Scuole in Rete per un Mondo di Solidarietà e Pace, in collaborazione con la Diocesi di Belluno e Feltre, l’associazione islamica Assieme per il Bene Comune, la Commissione Giustizia e Pace, il Comune di Belluno. Vi hanno preso parte gli studenti dei licei Lollino, Tiziano e Galilei di Belluno.

 “La fratellanza umana e la pace mondiale. Papa Francesco e il grande Imam di Al-Azhar insieme per il futuro dell’umanità” –  è stato il tema della tavola rotonda cui hanno preso parte il prof. Said Chabbar, docente presso la facoltà di scienze islamiche all’università Sultan Mulay Suleiman (Beni Mellal – Marocco) e don Valentino Cottini, già preside del Pontificio istituto di studi arabi e d’islamistica e direttore della rivista “Islamochristiana”.

Dopo l’introduzione da parte del preside del Liceo Lollino, prof. don Giuseppe Bratti e del referente delle Scuole in Rete per un Mondo di Solidarietà e Pace prof. Franco Chemello, la parola è andata al prof. Said Chabbar che grazie alla traduzione del membro della Comunità Islamica Bellunese Aziz El Aamari ha fatto subito riferimento al documento sottoscritto da papa Francesco e dal grande Imam di Al-Azhar, definito una svolta storica, segno della volontà di queste due grandi religioni di superare i pregiudizi e lavorare insieme per la pace. “Dio ha creato l’umanità e ha mandato dei messaggeri per indirizzarla verso i migliori valori. E allora perché ci sono delle differenze tra i messaggi? La base è la stessa. Ciò che cambia è il contesto storico. Tutti i profeti hanno invitato la gente a credere in un unico Dio, alla misericordia, all’aiuto dei più deboli, a fare la pace tra i popoli. E allora perché le guerre? Perché il terrorismo?” si è chiesto il prof. Chabbar, “Sono gli interessi politici ed economici che vengono usati con la maschera della religione. La bellezza della natura sta nella diversità. Anche per il genere umano dovrebbe essere lo stesso: le differenze non devono essere motivo di divisione, occorre rispettarle e dialogare per conoscersi”.

A don Valentino Cottini il compito di presentare il documento di Abu Dhabi. Può essere davvero una svolta? “Spesso i documenti si sono poi rivelati inutili perché la loro diffusione si è limitata a una cerchia ristretta” ha riconosciuto don Cottini, “ci sono tuttavia dei segnali per poter dire però che questa volta è diverso. Innanzitutto perché il documento è stato preparato insieme: le commissioni islamica e cristiana hanno lavorato per un anno; in secondo luogo, perché tra le righe del testo si richiama esplicitamente la necessità di diffonderlo nelle scuole, come sta avvenendo oggi; in terzo luogo perché è nato intorno a un caffè!”, ha raccontato don Cottini, che ha spiegato:  “Durante l’incontro tra il papa e l’imam di Al-Azhar è nata con spontaneità e ferialità l’idea di costruire qualcosa insieme”.